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“In Italia non sanno cosa vuol dire lavorare e vivere in un sistema meritocratico”

Da quanto tempo sei in UK e come ti trovi?

da due anni e mi trovo una favola

Che tipo di lavoro fai e come l’hai trovato?

lavoro in un’agenzia di viaggio

Secondo te quali sono i principali lati negativi di Londra/UK?

molto cara per viverci

E quali sono i lati positivi?

Meritocrazia! Qua fanno lavorare tanto ma proprio tanto, avevo lavorato una decina di anni in Italia e lavoravamo una frazione di quanto fanno lavorare qui…eravamo proprio su di un’altra lunghezza d’onda

ma le soddisfazioni quanto investono su di te anche nelle piccole cose in Italia non succedeva, il rispetto che ti viene dato se ci metti il tuo 200%  inimmaginabile in Italia…Bisogna dare l’anima qua al lavoro ma in compenso ci sono dei traguardi raggiungibili

Se dovessi rifare tutto verresti ancora a Londra/UK?

si senza dubbio

Ritorneresti in Italia?

Mai, in Italia non sanno cosa vuol dire lavorare e vivere in un sistema meritocratico, vivono di parassitismo e clientelismo

Che consigli daresti a chi sta pensando di trasferirsi a Londra/UK?

Devi avere un ottimo inglese se non vuoi andare a fare lo schiavetto e personalmente te lo sconsiglio vivamente…studia l’inglese in Italia e dopo parti, vieni con tanta voglia di lavorare e ti troverai benissimo

 

Se  abiti in UK e vuoi anche tu raccontare la tua esperienza puoi compilare questo breve questionario

Queste sono risposte al nostro sondaggio e non necessariamente sottoscriviamo a ciò che viene detto, pubblichiamo le risposte per dover di cronaca e per dare la parola a tutti

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4 commenti su ““In Italia non sanno cosa vuol dire lavorare e vivere in un sistema meritocratico””

  1. Paolo Martini

    Arrivare ora a Londra nel 21 secolo e non saper l’inglese e’ vergognoso, comunque la selezione comincia li, una persona che nemmeno si prende la briga di studiare l’inglese, da solo e gratis, non sto parlando dei viziati che si fanno pagare le vacanza studio dai genitori, non puo’ certo competere nella Londra moderna. Dimostra solo poco cervello e tanta pigrizia. Bisogna essere sopra la media e non sotto e la media qui parla inglese, anche quando arriva dal terzo mondo Per forza poi l’Italia va a rotoli, se i giovani italiani non sono manco capaci di impararsi la lingua franca mondiale, siamo alla frutta. L’Italia la facciamo noi, non i politici

  2. Paolo Martini

    Arrivare ora a Londra nel 21 secolo e non saper l’inglese e’ vergognoso, comunque la selezione comincia li, una persona che nemmeno si prende la briga di studiare l’inglese, da solo e gratis, non sto parlando dei viziati che si fanno pagare le vacanza studio dai genitori, non puo’ certo competere nella Londra moderna. Dimostra solo poco cervello e tanta pigrizia. Bisogna essere sopra la media e non sotto e la media qui parla inglese, anche quando arriva dal terzo mondo Per forza poi l’Italia va a rotoli, se i giovani italiani non sono manco capaci di impararsi la lingua franca mondiale, siamo alla frutta. L’Italia la facciamo noi, non i politici

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