Se avete letto della caccia alle streghe in Inghilterra, come per esempio i casi veri delle Pendle Witches, non pensiate per un secondo che la Scozia fosse immune a questo fenomeno. 

Ci sono infatti stati una serie di processi alle streghe che hanno avuto luogo in paesi come Lothian, Strathclyde e Fife nel 1590-91, 1597, 1628-31, 1649-50 e 1661-62. Secondo stime si pensa che in totale 3.837 persone siano state ufficialmente accusate di stregoneria e circa 2.500 furono giustiziate, l’84%.

La fine 1500 vide anche  la Riforma scozzese che stabilì la chiesa presbiteriana scozzese chiamata  Kirk, un sistema protestante che ha portato cambiamenti radicali alla società.

Spesso paragonato al puritanesimo inglese, il presbiterianesimo scozzese implementava rigide regole sulle arti, l’architettura, l’istruzione e la moralità, mentre si batteva contro le attività superstiziose o frivole.

In seguito alla creazione del Parlamento della Riforma nel 1560, fu approvato lo Scottish Witchcraft Act del 1563, che bandiva completamente la pratica della stregoneria.

Intanto re Giacomo VI, che è salito al trono scozzese a soli 13 mesi, in seguito all’abdicazione forzata di sua madre, Maria, regina di Scozia. Battezzato cattolico, ma cresciuto dai reggenti come protestante, governò la Scozia dal 1567 e, dopo la morte di Elisabetta I e l’Unione delle Corone nel 1603, anche l’Inghilterra e l’Irlanda. Giacomo era piuttosto interessato alla stregoneria e alla sua abolizione e con lui iniziarono i tempi duri per tutti coloro accusati di stregoneria. Fu proprio lui a interrogare Geillis Duncan una giovane accusata di stregoneria e torturata, la sua storia compare anche in Outlander. 

Durante il suo regno molte persone istruite cominciarono a mettere in dubbio i processi contro le streghe ma non il re. Anzi, sempre più convinto quando divenne anche re d’Inghilterra decise di cambiare le leggi inglesi per rendere più facile processare e giustiziare streghe. 

Sebbene la stregoneria fosse vista come una forma di eresia, pochissime streghe condannate furono bruciate al rogo in Scozia. Per la maggior parte dei condannati a morte, furono strangolati con una corda e dopo bruciati al rogo.

La ricerca del “Marchio del diavolo”, tuttavia, un marchio conferito a chiunque avesse fatto un patto con il diavolo, è iniziata proprio in Scozia. Si trattava di  una ricerca del corpo utilizzando spilli per trovare un punto che era impuro o insensibile, a volte eseguita da specialisti “punzecchiatori”.

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