Petrie Museum, il Museo Egizio di Londra

Uno dei tanti bellissimi musei che appartengono all’University College di Londra il Petrie Museum contiene oltre 80.000 oggetti e anche se quasi sconosciuto alla maggioranza delle persone ha la collezione egizia e sudanese più grande al mondo.
Tutti si dirigono al British Museum per vedere le mummie egizie, ma se ti interessa veramente la storia e l’archeologia devi visitare anche il Petrie.
Fu fondato nel 1892 dalla scrittrice Amelia Edwards che donò la sua collezione di artifatti egizi e dono’ denaro per stabilire una cattedra in Egittologia. Il primo professore di Egittologia fu Sir Flinders Petrie che grazie ai suoi scavi aumentò la collezione.

Infatti Petrie condusse molti importanti scavi e nel 1913 donò le sue collezioni di antichità egizie all’University College, creando la Flinders Petrie Collection of Egyptian Antiquities.

ha scavato dozzine di siti importanti nel corso della sua carriera, inclusi i cimiteri del periodo romano a Hawara, famosi per i bellissimi ritratti di mummie in stile romano classico; Amarna, la città del re Akhenaton; e la prima vera piramide, a Meydum. Il professore fu anche responsabile di aver trovato le prime prove della pratica della mummificazione nell’antico Egitto.

 

La collezione del Petrie Museum

La collezione è importantissima visto che contiene alcuni degli oggetti o documenti più antichi al mondo. Per esempio, uno dei primi pezzi di lino provenienti dall’Egitto (circa 5000 aC); due leoni dal tempio di Min a Koptos. Inoltre, ha un frammento del primo re o calendario (circa 2900 aC).); il primo esempio di metallo dall’Egitto, le prime perle di ferro lavorate; il primo esempio di smaltatura; il primo “sigillo cilindrico” in Egitto.Si trova anche  il testamento più antico su carta di papiro e l’unico papiro veterinario dell’antico Egitto.
Il museo è aperto dalle 13 alle 17 dal martedi al sabato. Ingresso Gratuito. Se andate al museo potete anche scaricare una guida digitale gratuita qui.
La collezione del museo egizio si trova anche online qui, usa la licenza Creative Commons quindi potete usare le immagini in presentazioni o ricerche.

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